Roma nascosta | Colosseo Quadrato & Fendi: il gioiello dell'EUR
Campeggia nel cuore nevralgico dell’EUR, fiero e imponente, incastonato nel verde rigoglioso di una delle zone più belle, moderne e vivaci della Città Eterna…
Ti portiamo alla scoperta del Palazzo della Civiltà del Lavoro, superbo esempio dell’architettura razionalista del periodo fascista.
L'edificio, alto 63 metri, ha una forma quadrata e razionale, che rispecchia, per l’appunto, lo stile monumentale fascista, e una facciata con 54 archi.
L’emblematica epigrafe sulla facciata è storia e simbolo del quartiere: «un popolo di poeti di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori».
La perfetta simmetria, così come la scelta e la collocazione dei 54 archi, non è casuale: 9 in linea e 6 in colonna sono posizionati lungo ogni facciata. Il nove (9) e il sei (6) avevano l’obiettivo di richiamare, con un colpo d’occhio, il numero delle lettere del nome e del cognome di Benito (6) Mussolini (9).
Gli archi rievocano, inoltre, l'iconico Colosseo di Roma, andando a sintetizzare il sodalizio imprescindibile tra l'antica grandezza romana e l'innovazione che voleva portare il fascismo: proprio da qui il Palazzo della Civiltà del Lavoro prese anche il nome di Colosseo Quadrato.
Ultima curiosità: a suggellare ancor di più questo legame, la scelta del travertino che riveste il cemento armato dell’edificio, materiale tradizionale imposto dal regime per valorizzare l’identità italiana e la grandezza del passato.
Sotto i portici del pianterreno si trovano 28 statue, rappresentazioni allegoriche di talenti e mestieri italiani (l’eroismo, la musica, l’artigianato, il genio politico). Il perché è semplice: durante l’Esposizione Universale del 1942, cancellata poi per l’avvento della Seconda Guerra Mondiale, il Palazzo avrebbe dovuto ospitare la Mostra della Civiltà Italiana.
Oggi il Colosseo Quadrato ospita l’head quarter di Fendi a Roma: dopo 72 anni di abbandono, è tornato alla vita nel 2015 proprio grazie alla maison di moda.
L’ingresso è consentito solo in particolari occasioni e unicamente nella parte dello spazio espositivo della Maison Fendi aperto al pubblico per «celebrare la creatività e l’artigianalità del genio italiano».
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